domenica 18 novembre 2012

AYLA FIGLIA DELLA TERRA

IN-FORMAZIONE CON UN BEL BRANO DI DANIELA DEGAN.
Daniela Degan | 14 maggio 2012 |

meraviglioso frammento di una statuetta in avorio risalente al Paleolitico superiore scoperto vicino BrassempouyFrancia nel 1892 : Venus of Brassempouy,

Società mutuali, costruite intorno alla cooperazione/mutualità tra donne e tra donne e uomini, sono esistite fin dal Neolitico: i reperti archeologici dicono oggi che è esistita, in particolare, una società matrilineare e matrifocale in cui il ruolo delle donne non era ancora quello imposto dal sistema patriarcale. La scoperta delle tracce di mutualità nell’archeologia al femminile, è un punto di vista che non interessa solo gli studiosi di storia e di archeologia, ed è al centro di una ricerca proposta da «Comune»: quelle tracce possono essere un modo infatti per osservare e favorire trasformazioni culturali e sociali profonde. Già oggi si possono sperimentare, e in parte già accade, se pur in modo frammentato e poco visibile, modelli alternativi, nei quali prevalgono la cooperazione e l’armonia tra il femminile e il maschile di ciascuno. Cambiamenti di questo tipo possono lasciare spazio a un alto livello di creatività, indispensabile per la realizzazione di nuove potenzialità umane e per la composizione di legami sociali differenti.
Come accennato in un altro articolo («Tracce di mutualità nella storia»), nelle prossime settimane le pagine web di «Comune» cercheranno di portare alla luce e investigare le vite di alcune «donne di saggezza», con l’aiuto di altre donne investigatrici del passato, in una dinamica a spirale di spazio-tempo. Un punto di vista femminista (almeno nel nostro paese) ancora poco noto. Alcune nostre antenate saranno «intervistate», anche per ristabilire la visibilità delle loro storie cancellate. La prima protagonista, qui di seguito, è Ayla, una cro-magnon,  la figlia della terra che visse nell’Europa Preistorica, (nella foto in alto la Venere di Brassempouy, frammento di una statuetta in avorio risalente al Paleolitico superiore scoperto vicino BrassempouyFrancia nel 1892. Con un’età stimata di 25.000 anni è la più antica rappresentazione realistica di un volto umano mai trovata).
 Ciao.
Dan del serpente arcobaleno, un saluto speciale alle donne del tuo clan e della tua era. Io sono Ayla, la figlia della terra, vivo nell’Europa preistorica, sono una cro-magnon, ma ho perso la mia famiglia e il mio clan a causa di un terremoto. Sono stata trovata e poi allevata, dall’età di quattro anni circa, da Iza, una donna-medicina e da Creb il Mog-ur del Clan, uno sciamano. Sono crescita nel loro focolare, in una caverna del Clan dell’Orso. Io sono nata dagli “Altri”. I miei simili chiamano i membri del clan che mi ha salvato “Testapiatta”.
Effettivamente quando mi sono guardata nel fiume ho visto la mia diversità. Gli uomini del clan che mi hanno accolta sono alti poco più di un metro e cinquanta, hanno una poderosa muscolatura, un torace alquanto sviluppato e tozze gambe arcuate. I tratti facciali sono caratterizzati da arcate sopraorbitarie sporgenti, naso grande. Le gambe, lo stomaco, il ventre e la parte alta del dorso sono ricoperti di ruvidi peli marroni, le mascelle sono sporgenti e una barba cespugliosa, sono senza mento. Le donne sono più piccole, hanno occhi dolci e Iza mi ha amato come una figlia e mi ha insegnato il suo sapere di donna medicina. Io sono molto più alta di un uomo del clan dell’orso, il mio volto è piuttosto quadrato, con una mascella ben delineata, ammorbidito da guance che conservano una rotondità femminile, zigomi alti, collo lungo e liscio. Sul mento ho una ombra di fossetta, labbra piene, naso dritto e ben disegnato, occhi chiari, grigio-azzurro, ciglia folte più scure dei capelli biondi che ricadono in morbide onde oltre le spalle e scintillano al sole. Le sopracciglia disegnano due archi su una fronte liscia, diritta alta, senza alcuna traccia di sporgenti arcate sopraorbitarie. La prima volta che mi sono guardata nel riflesso dell’acqua, ho pianto tantissimo… pensavo di essere brutta, bruttissima!
Cara Ayla, questo vuol dire che tu sei una cro-magnon mentre le persone che ti hanno salvato la vita sono uomini e donne di Neanderthal: vuol dire che per un certo tempo le strade di questi popoli si sono incrociate?
Si, gli incontri non sono stati sempre piacevoli, ma per me hanno significato la mia salvezza. Creb lo sciamano sapeva, ha visto che il suo popolo sarebbe sparito, prima o poi, mentre noi, gli Altri, avremmo continuato a vivere …. io potevo parlare, potevo piangere e ridere, potevo apprendere e inventare cose nuove. Il Clan dell’Orso aveva una grande capacità di memoria, quella memoria permetteva loro di procedere e vivere nella tradizione, nella ripetizione, per il bene di tutti gli appartenenti al Clan. Usavano un linguaggio che all’inizio per me era estraneo, quasi come ringhi e molti, moltissimi segni. Tu lo chiameresti “non verbale”, cara Dan, ma anche questo apprendimento alla fine si è dimostrato molto utile, per la mia vita.
Ho appreso ogni cosa con molta facilità, anche se non avevo la loro memoria. La guarigione era magica e dipendeva dagli spiriti, ma la medicina di Iza era ugualmente efficace. Il Clan è sempre vissuto con la raccolta e la caccia, e, manipolando la vegetazione spontanea, una generazione dopo l’altra, aveva accumulato un tesoro di informazioni. Le donne che avevano il compito di scuoiare e macellare gli animali, osservavano, apprendevano e paragonavano gli organi. Mentre cucinavano, li tagliavano e applicavano la conoscenza a se stesse. La madre di Iza, anche lei una donna-medicina, aveva mostrato le parti interne e aveva spiegato le funzioni. Questo anche se era solo per ravvivare la conoscenza che in realtà già possedeva, poiché Iza apparteneva a un lignaggio prestigioso di donne della medicina e, attraverso strumenti più misteriosi dell’addestramento, l’arte di guarire era stata trasmessa di madre in figlia. Nel suo cervello, Iza aveva fin dalla nascita la conoscenza acquisita dalle sue antenate. Lei, la mia madre adottiva, era in grado di ricordare quel che le altre donne del suo lignaggio avevano saputo. Non era diverso dal ricordare la propria esperienza, e una volta stimolato, il processo poteva ripetersi con facilità.
La memoria tra la gente del Clan era differenziata secondo il sesso. La differenza nel cervello degli uomini e delle donne era un altro dei tentativi della natura di limitare la dimensione della loro testa per prolungare la vita della razza. I due sessi erano essenziali non solo per la procreazione, ma nella vita quotidiana, uno non poteva sopravvivere senza l’altro. La gente del Clan, donne e uomini, aveva occhi e cervello dotati di vista acuta e di grande percezione. Tutte le donne erano interessate alla vita vegetale sconosciuta. Significava acquisire nuove esperienze essenziali per la sopravvivenza del Clan.
Iza ha insegnato anche a me tutto quello che sapeva, anche se io non avevo le loro memorie. Lei sperimentava su se stessa. Prendeva un piccolo morso. Se il sapore era sgradevole lo sputava subito, se gradevole lo teneva in bocca e osservava attentamente cosa le succedeva, percepiva ogni sensazione, anche la più piccola. Se non c’erano bruciori o altri aspetti negativi, la inghiottiva e quindi aspettava gli effetti. Ripeteva il giorno dopo e poi alla fine stabiliva che il cibo sperimentato era buono da mangiare. Se registrava effetti notevoli, passava alla analisi dell’erba per un uso medico.
Il Clan mi ha considerata una bambina fortunata, quando sono stata accolta, anzi dicevano favorita dagli spiriti. Iza pensava che io fossi nata da una donna-medicina degli Altri, non avevo quella particolare abilità del Clan di accedere alle memorie ancestrali, ma decise che potevo apprendere facilmente e mi introdusse amorevolmente al suo sapere.
Sei diventata una donna importante e riconosciuta dalle diverse genti che hai incontrato nel tuo lungo viaggio (nella foto a lato, il viaggio di Ayla, dalla Grotta del Clan dell’Orso a nord del Mar Nero fino alla Francia dai Zelandoni, il popolo del compagno Giondalar), in giro per l’Europa preistorica
Come ti ho già accennato sono molte le diversità tra il Clan e i miei simili. Ma questo mi ha permesso di comprendere e apprendere utilizzando per esempio la mia abilità di capire i diversi linguaggi. L’apparato vocale del Clan dell’Orso non era capace di riprodurre i complessi e articolati suoni emessi dagli Altri e quindi da me, per questo motivo ho sviluppato un complicato sistema di comunicazione gestuale, imparando da loro, composto da pochi suoni e caratterizzato principalmente da segni con braccia e mani. Questa esperienza mi ha permesso di capire il linguaggio degli animali e capire le persone che incontravo al di la di quello che dicevano con le parole. Ho infranto molte regole mentre ero nel Clan, perché la mia forma mentale era assolutamente diversa. La mia curiosità mi ha spinto oltre le memorie. Così osservando segretamente gli uomini ho appreso l’uso della fionda. Le donne in quell'epoca non cacciavano più all'interno del Clan e io sono stata punita. Le rigide tradizioni della tribù imponevano alle donne il divieto assoluto di maneggiare armi, ma alla fine solo per me è stata fatta una parziale eccezione e mi è stato attribuito per questo il titolo di Donna che Caccia, nonostante stessi anche apprendendo le pratiche di Donna – medicina.
Dopo la morte di Iza e di Creb, sono stata costretta ad abbandonare la comunità e la mia casa lasciando anche mio figlio poiché il nuovo capo Brud mi odiava fin da quando sono stata accolta nel focolare del clan. Brud mi ha violentato e io penso che lui sia il padre del mio bambino.
Sai, una delle intuizioni che ho avuto è stata quella di pensare che l’uomo, il maschio intendo, ha anche lui a che fare con il concepimento dei bambini. Mi hanno insegnato che la gravidanza e la nascita sono una questione di scontro tra gli spiriti dei totem. Il mio totem è lo spirito del Leone della Caverna, un totem potente e maschile. …. quando una donna ha le mestruazioni, significa che il suo totem ha combattuto un altro e ha vinto, ma se una donna rimane incinta significa che il suo totem è stato sconfitto. Io penso che tutto questo ha qualcosa a che fare con il sesso o per dirla con le parole del mio compagno Giondalar, con il piacere dell’amore. La nascita per me potrebbe avere a che fare con la combinazione della essenza maschile e femminile. Ho parlato con altre donne-medicina e donne sciamane del Clan degli Altri che ho incontrato lungo il mio viaggio, ma tutte mi hanno detto che è la Dea Madre che stabilisce il momento del concepimento. Tuttavia le donne conoscono le erbe e praticano da sempre un attento controllo delle nascite.
Mentre vivevo sola nella valle dei cavalli, ho salvato una piccola cavallina, l’ho chiamata Hinni, l’ho addestrata e poi da lei è nato anche Vento. Sono stati i miei compagni per molto tempo, poi è arrivato anche un cucciolo di leone, Piccolo e poi anche un cucciolo di lupo che ho chiamato Lupo. Sono riuscita a capire loro e mi hanno accompagnata nel cammino. La mia capacità di stabilire un contatto leale con gli animali è una questione di tempo, pazienza e trattamento adeguato, ma molti pensano che farmi amici numerosi animali è un segno di un dono supernaturale.
Comunque devo dire che spesso ho sogni profetici e vedo le cose in anticipo. Anche adesso siamo in contatto perché ci stiamo incontrando in quello spazio dove porte invisibili si aprono e possiamo accedere ad altri mondi possibili, alcune di voi, donne della Nuova Era lo sanno ….
Hai inventato e perfezionato oggetti?
Fammi pensare …. Ho imparato a caricare una fionda con il doppio sasso, perché una lince quasi mi aveva ferito e ho capito che ci voleva un uso doppio e immediato. Ho sviluppato una capacità di capire le malattie grazie al mio modo, diverso da quello del clan, di ragionare in modo intuitivo, riconoscendo le cause delle malattie e trattandole in modo appropriato. Ogni scoperta ha richiesto tempo e attenzione, naturalmente, ma il tempo c’è in certi periodi dell’anno, soprattutto quando vivi sola, durante il tempo delle nevi, in una valle isolata.
Insieme a Giondalar ho sviluppato l’idea di un tiralance. Come ti ho detto ho addomesticato nella solitudine della mia valle, Hinni, il suo puledro Vento, un cucciolo di leone delle caverne, Piccolo e Lupo. Ho progettato e ideato l’equipaggiamento per Hinni, ceste e barelle da traino. Ho imparato ad accendere il fuoco con le pietre del fuoco, strofinando, la prima volta involontariamente, la pirite con un pezzo di selce. Nel viaggio, incontrando altri popoli, ho spesso provato e fallito nell'imparare le tecniche di cucito dei Mamutoi, ma ci sono poi riuscita, con un osso affilato con un buco, che chiamo “tirafilo”, a trovare il modo di portare un tendine attraverso il cuoio. Ho ricucito anche la ferita di Giondalar e quella di Lupo. E sono salvi. Tutte le intuizioni e le invenzioni che ho avuto nel corso del tempo le ho sempre condivise con le diverse genti che ho incontrato. Mi sembra un compito fondamentale per la sopravvivenza dei popoli tutti.
Vorrei infine concludere questo nostro incontro con un insegnamento che ho ricevuto da Creb, ma che durante il mio cammino, nell’incontro con altri clan, ho scoperto fosse la modalità di calcolo delle lune e dei cicli da parte delle donne (tratto da: http://matematica.orizzontescuola.it/2011/09/18/la-matematica-preistorica/). Creb mi ha insegnato come incidere delle tacche sui bastoncini o anche sulle ossa per misurare il tempo trascorso. A soli pochi anni avevo capito la numerazione e il calcolo del tempo e questo mi fu molto utile, quando dovetti sopportare la dura prova della maledizione della Morte, rimanendo per una luna intera lontano dal Clan. Anche quella volta io sono ritornata.

Fonti utilizzate
La saga dei figli della terra – Jean M. Auel – TEA
1.     Ayla figlia della Terra
2.     La valle dei cavalli
3.     Gli eletti di Mut
4.     Le pianure del passaggio
5.     Focolari di pietra
6.     La Terra delle caverne dipinte (inedito)

Rileggendo:
Il Linguaggio della Dea – Marija Gimbutas – Edizione Le civette di Venexia – I Saggi
Chi ha cucinato l’ultima cena? Storia femminile del mondo – Rosalind Miles – Elliot
Il Calice e la spada. La civiltà della Grande Dea dal Neolitico ad oggi – Riane Eisler – Forum

* Daniela Degan è impegnata da anni nella ricerca e nella formazione sui temi della nonviolenza, della decrescita e della storia al femminile.

daniela degan
19 maggio 2012 at 7:17 pm #
Jean M. Auel ha studiato antropologia, archeologia e paleontologia all’università di Portland. Ha cominciato a scrivere a quarant’anni, spinta dal desiderio di ricreare in una forma narrativa, ma con precisi fondamenti scientifici e geografici, l’affascinante e la difficile vita delle genti durante la preistoria. Ha cominciato a scrivere questa narrazione negli anno ’80.
Dopo trenta anni quest’anno è uscito il libro che chiude la saga.


UN MIO RINGRAZIAMENTO PERSONALE A DANIELA DEGAN PER IL SUO LAVORO.

Nessun commento:

Posta un commento