martedì 4 dicembre 2012

RAYMIRU DI CAMEDIA - BOSA. DI GRAZIELLA PINNA ARCONTE

FORMAZIONE OLISTICA DELL'UOMO
Copyright © by Graziella Pinna Arconte, all right reserved.


IMPARAUS SA STORIA NOSTA CUN IS CANTZONIS E IS POESIAS.
RAYMIRU DE CALMEDIA-BOSA

Questa canzone a mi e la narra la leggenda d'antiche gesta, di spade e di eroi degni del più grande romanzo epico, avvenuta nella Sardegna del V secolo, in età vandalica.
Come antico cantastorie o grihò, che dir si voglia, ho scritto questa canzone con il chiaro intento di dare forma e spessore alla memoria storica di tutti i miei alunni, in maniera lieve e divertente. Questa canzone l'abbiamo cantata, resa in teatro, rappresentata graficamente in vignette per un intrigante fumetto, proposta con grande successo in laboratorio sperimentale storico, in continuità dalla scuola Infanzia alla scuola Primaria. 
Tornei, eroi, giostre equestri, rapimenti, omicidi e amore folle: tutti gli ingredienti per un bel madrigale per il più consumato dei menestrelli. 
E' la storia di Flavio, re del decadente impero romano e di Raymiro di Calmedia - Bosa, bellicoso pretendente del trono di Tharros e della bellissima principessa Filena di Tharros, figlia  di Flavio, preda contesa tra tutti i principi del circondario: Calmedia, Cornus e Nora. Raymiro, il più balente di tutti, in una terribile  incursione notturna, mise Tharros a ferro e a fuoco, decapitò Flavio e rapì Filena conducendola a Calmedia. Le disse che se avesse accettato di sposarlo ella non avrebbe perso i suoi privilegi ma, non avendo lei consentito, la fece rinchiudere nelle segrete della torre più alta. Per cercare di conquistarla organizzò dei tornei equestri, che lei poteva vedere dalla finestra della sua prigione. 
Filena restò colpita dalla prestanza e dalla forza di Raymiro il quale vinceva in ogni competizione e, alla fine del torneo, gli mandò a dire che accettava di diventare sua moglie.
Il principe pieno di orgoglio organizzò le nozze che furono celebrate con grande sfarzo a Milis, nel grande orto all'interno di uno dei suoi ricchissimi possedimenti. 
Raymiro, per meglio godere della sua vittoria, fece servire le pietanze nei piatti d'oro saccheggiati a Tharros. Fu così che a Filena, mentre mangiava, apparve sul fondo del piatto la faccia di suo padre che, furente, l'accusava d'averlo tradito per aver ceduto alle pretese di colui che l'aveva ammazzato e le gridava vendetta. Lei, che durante banchetto nuziale aveva  incontrato due amici del padre, chiese loro aiuto per uccidere Raymiro e vendicare suo padre. Detto e fatto: quella stessa notte uno di essi entrò presso il talamo degli sposi novelli dove Raymiro era precipitato tra le possenti braccia di Org, ubriaco fradicio dall'immensa quantità di vino bevuta al banchetto. Fu un gioco facilissimo recidergli la gola. 
Così miseramente e indegnamente morì un guerriero della guisa di Raymiro di Calmedia. 
Ma non fu la fine delle disgrazie per Filena. Il suo complice la ricattò: se non l'avesse sposato facendolo diventare principe di Tharros avrebbe sparso la voce ch'ella aveva commissionato l'omicidio di Raymiro. Così ella si vide costretta a prendere in sposo il malfattore nella stessa Milis dove il povero Raymiro era stato appena sepolto. 
Alle nuove nozze arrivò a cavallo il principe di Nora. 
La leggenda narra ch'egli non avesse eguali in fatto di bellezza e belle maniere. 
E Filena ... per la prima volta si innamorò. 
Condusse il nuovo marito presso la famosa fonte di Milis e versò un mortale veleno in un calice colmo d'acqua, offrendoglielo con chiaro intento. Egli bevve compiaciuto da tanta gentilezza, ma dopo il primo sorso capì d'essere caduto nel terribile tranello dell'avvelenamento. Con gesto repentino e prima che le forze gli venissero meno, prese Filena per il collo e la costrinse a bere il resto dell'acqua dalla coppa assassina. In pochi minuti la vita di entrambi fu recisa dal potente veleno ... e il principe di Nora tornò sconsolato presso le sue contrade.

Triste sorte di una bellissima principessa ... TANTO PER NON CAMBIARE!!!

(ma le nostre considerazioni le facciamo dopo, perché ci piace capire ogni sfumatura!)

A tutti voi, signori e signore ... bambini e bambine ... ecco ...

RAYMIRO DI CALMEDIA - BOSA

Tharros - di Giorgia Murana - classe quinta primaria.

Attu, mannu e longu,
nieddu e imbrabutzìu ...
totus is chi 'dd'ant bìu
ca fàit a 'ddu timi nàrant!

Arrubiu est de cara
ca binu meda bùffat.
Asus sempri pòtat pugnalis e ispadas
ca est cosa fintzas maba
sceti su 'dd'acostài!

Unu puntori cun 'dd'unu mài
issu pòtat in sotti.
Sa fida cun sa motti
càmbiat 'a chi 'ddu tocat!
In 'dd'una parìga 'e ortas
Tharros 'nd'at furàu ...
Asus de unu cuaddu nieddu
de Calmedia 'ndest cabàu!

Insaras sa Sardinia 
de is Vandalus fut dominada
e totu cussa jenti maba
a Tharrosu cherìant.
Flaviu e Filena scidìant
de depi bivi pagu ...
poita su tiàu 
s'enna apikièndi fìat ...
ca pigài si 'ndi cherìat
s'anima e sa frisciura 
de cussa criatura, bella e dilicada,
de sa frotùna basàda
sceti po 'dda làssai!

Ma custa istoria maba
drabessi est finìda ...
tristu misanìa a totus est tocàda ...
tristu misanìa a totus est tocàda!!!

(Copyright © 2002 by Graziella Pinna Arconte, all right reserved)
San Giovanni di Sinis - Cabras. Vista panoramica tornando da Capo San Marco 

Questo brano è stato cantato dai bambini e dai ragazzi di molte classi negli anni.
E' pubblicata in alcune opere in limba dell'autrice.



.

















2 commenti:

  1. 'ta cosa de ispantu. Sa morti e non sa vida est sa regina de totu. Ma torrendi torrendi non at essi motu issu puru, su principi de Nora, po su daori?
    Seu brullendi o Gratzie', ma tui ses unu 'buldozer' e pompias is crastus comenti palla!

    RispondiElimina
  2. Nou, Gigi, parit ka su principi de Nora fessit lompiu a bidda ... hahahahahahahahah!!!
    Je mi praxit pagu!
    Ki 'dda intendis kantada cun is launeddas de majistu Stefanu Pinna est unu ispantu e unu ispassiu totu!

    RispondiElimina