martedì 18 dicembre 2012

NONNA LOI MARIA: AMATA PER SEMPRE

PRIMI PASSI VERSO LA FORMAZIONE 
OLISTICO - METADIMENSIONALE DELL'UOMO.
De innoi, de sa Sardinnia logu 'e ispantu, si spràghit una boghi manna... po is Hominis testimongius de beridadi.

(Copyright © 2012 by Graziella Pinna Arconte, all right reserved.)


LA MIA AMATISSIMA NONNA MARIA LOI  (seduta)
 MIA VERA MAESTRA 

Tale metodologia pensata per garantire il vero successo formativo del bambino in campo scolastico e l’educazione permanente del cittadino è basata sul paradigma principale:

L’ARMONIA E LA FELICITA’ SONO IL PRIMO DOVERE DELL’UOMO.

Ovvero ogni uomo deve lavorare su se stesso prima di tutto, e quindi applicare un modus operandi nella propria vita, anche professionale, atto al conseguimento della propria e altrui felicità.
Ogni opera intrapresa nella vita è supportata da un triplice costrutto:
  • ETICO
  • FILOSOFICO
  • EDUCATIVO/DIDATTICO

     L’aspetto etico
     E' il modo di porsi della persona relativamente al proprio operato. In ogni momento della propria esistenza la persona tiene un contegno coerente e ispirato al BENE. Soprattutto nella propria professione l’approccio è positivo, propositivo, costruttivo; prevalgono il senso del dovere e la responsabilità, la serietà professionale, la creatività operativa e la lungimiranza verso l’obiettivo finale. La persona è testimone attivo, protagonista, leader creativo.
Il bene e la crescita  della persona, del contesto in cui opera e del datore di lavoro coincidono.   

L’aspetto filosofico
La formazione della persona e il concept professionale è di tipo OLISTICO. Ovvero la persona e ogni sua azione sono ispirate dalla consapevolezza che ciascuno è inserito in un contesto cosmico dal quale non si deve mai prescindere. Pensare in grande rende grande la persona pensante: sa che ogni atto della vita non è disgiunto dal resto. La filosofia ancestrale dei Padri aveva ben presente questo principio fondante: il vero Uomo deve essere governato e deve operare per il perseguimento dell’ARMONIA, MAAT, in tutti i campi in cui egli opera.
  • La persona concepisce una cultura ecologica e biologica inscritta in un contesto storico corretto e veritiero, dunque è testimone di VERITÀ (la propria storia e i propri valori identitari);
  • La persona fonda la propria vita sull'onestà intellettuale;
  • L’alimentazione è rigorosamente fondata sulla massima genuinità del cibo: preferibilmente la filiera corta, dal produttore al consumatore; un modo di cucinare che mantenga le proprietà organolettiche del cibo; l’educazione alimentare per la conoscenza delle proprietà salubri degli alimenti (olio d’oliva, cibi biologici (carne, pesce, verdure, a impatto zero). FITOALIMURGIA: NUOVA SCIENZA CHE INSEGNA A CUCINARE LE ERBE COMMESTIBILI PRESENTI NEL TERRITORIO.

         Il vecchio paradigma MENS SANA IN CORPORE SANO è più che mai
         attuale.
  •  L’ETICA PROFESSIONALE SI ISPIRA, PERTANTO, ALLA FILOSOFIA OLISTICA CHE CONCEPISCE L’ACTION INSCRITTA IN CONTESTO GLOBALE, MAI IN COMPARTIMENTI STAGNI .
  • In ogni sua azione il professionista, il docente, il bravo manager cura l’aspetto globale e tende all'Armonia del risultato finale, finalizzato al benessere di tutti.

L’aspetto educativo – didattico:  
L’azione mirata, la strategia operativa posta in essere, il risultato finale quando il goal viene pienamente conseguito, sortiscono sempre un esito educativo, dunque didattico: sia per l’attore, sia per il fruitore. Tale modus di tipo olistico è delineabile entro i confini del problem solving strategico, laddove il problem solver, il buon manager, basa il suo operato sul fermo paradigma che:
SE C’E’ UN PROBLEMA C’E ANCHE LA SUA SOLUZIONE
Chi tende per sua formazione all'attuazione di Maat, l’Armonia, sa cosa fare quando si trova davanti a un problema anche apparentemente insolubile poiché procede in maniera assolutamente lineare (conoscendo il principio binario causa-effetto), ma nel contempo circolare (sapendo che sempre possono interferire, nella vita, eventi di natura sincronistica e niente affatto causali).
Secondo la scuola di Nardone il buon problem solver deve possedere:
*    ottime capacità di analisi e definizione del problema;
*    di previsione, dunque esclusione, dei modi fallimentari per risolvere la situazione;
*    di immaginazione e visione dello scenario ideale entro il quale garantire il successo dell’impresa;  
*    di spostare l’attenzione verso l’azione finale;
*    trovare un modo pratico e strumenti idonei per l’applicazione della strategia;
*    trovare soluzioni creative del problema all'interno del percorso logico.
Per dirla con Nardone, dal suo libro “Problem solvin strategico da tasca”: “ … Organizzazioni assolutamente differenti tra loro per scopo e struttura hanno usato il problem solving strategico: da aziende profit oriented come Coca Cola, Barilla … a organizzazione no profit come le Forze Armate, la Lega delle Cooperative … a organizzazioni dedicate alla formazione come il Ministero della Pubblica Istruzione … a importanti società di consulenza come Kaizen Institute Group...”.
Il buon leader, oltre a possedere proprie e consolidate competenze tecniche, deve essere capace di garantire l’azione autonoma dei propri sottoposti affinché questi possano, a loro volta, esprimere al meglio la propria competenza e agire in modo creativo. L’eccellenza della gestione sta nell'abilità del controllo della performance, nella correzione degli errori, nel saper indirizzare e nell'incentivazione dei successi.
l'’applicazione delle Regole dell’Armonia, danno al buon leader il valore aggiunto del carisma personale: i suoi sottoposti e/o collaboratori lo ammirano e lo stimano, riconoscendo in lui il ruolo direttivo in assenza di conflitti relazionali ed emotivi dannosi.
*    Il leader olistico coinvolge sempre i suoi collaboratori nel progetto: li rende partecipi della propria visione e dello scenario entro il quale intende muoversi per migliorare e/o cambiare la situazione problematica;
*    E’ capace di trasformare la circospezione in stima, ma sa selezionare i suoi collaboratori privilegiando coloro che si distinguono in capacità di soluzioni congrue, organiche e creative;
*    Sa ottimizzare il tempo conoscendone le implicazioni di flessibilità e preziosità;
*    Il leader e i suoi collaboratori ciascuno nel proprio settore, per l’aspetto didattico di cui ho parlato, sono tutti problem solver e riescono a rendere “oasi felice e florida” il proprio luogo di lavoro;
*    Un buon leader, pur possedendo un grande spirito di adattamento, non è incline al condizionamento acritico: egli è padrone delle circostanze e le crea, rendendo migliore la struttura presso la quale opera.
*    La buona capacità di comunicazione, sia quella verbale che quella non verbale, rendono la performance olistica perfetta nel momento della CONDIVISIONE. Pertanto chi esercita un qualsiasi ruolo formativo deve avere sempre ben chiaro il concetto che per favorire il cambiamento deve possedere il dono della chiarezza rappresentativa delle idee, della persuasione logica e della comunicazione nitida della sua visione. In contesto olistico – filosofico il paradigma appropriato, per quello che sempre Nardone definisce “competenza del dialogo strategico” e “rendere magiche le parole”, non è più “CONOSCERE PER CAMBIARE”, ma è “CAMBIARE PER CONOSCERE”.
Si possono avere le idee migliori del mondo, ma se non si possiede il dono di persuadere qualcuno ad attuarla, ogni creazione resterà opera fine a se stessa e non sortirà altro successo che quello della gratificazione unilaterale.
L’aspetto formativo dell’azione olistica sta, al contrario, nel rendere visibile e condivisibile l’opera, per il progresso e il benessere di tutti.
In campo educativo, così come in campo economico, tutto si veste di novità funzionali e formali che sanno di grande Umanità e parlano d’Amore: per il bello, per il buono, per il gusto della vita.
E’ l’unica via plausibile oggi: la salvezza dell’Uomo sta nel saper ritrovare la via dell’Uomo.
Da qui il mio paradigma secondo  cui
L’INFINITAMENTE ANTICO E L’ASSOLUTAMENTE MODERNO SI EQUIVALGONO.
Stile, gusto, ecologia, scelta del bio-logico, carisma, coraggio, onestà, spirito di sacrificio, perseveranza, creatività, lucidità interpretativa, equilibrio e armonia …
 … Echi di Antichi Padri e Madri che ci mostrano la via su come ritrovare i perduti passi dell’Umanità in ogni istante del nostro quotidiano esistere.

Graziella Pinna Arconte



(Copyright © 2012 by Graziella Pinna Arconte, all right reserved.)

6 commenti:

  1. DEDICATO AI MIEI FIGLI, MARCO E ALEXANDRA, CON LA CERTEZZA CHE ANCHE ESSI SAPRANNO ESSERE CUSTODI DEL TEMPO E DELLE VERITÀ SOLENNI DELLA NOSTRA FILOSOFIA ANCESTRALE. PECCATO PER CHI NON SA COS'È!

    RispondiElimina
  2. E ... sapeste cos'è, per me, vedere mia nonna ...!!!

    RispondiElimina
  3. Sas mannais, mannas mastras de vida.
    (Le nonne, grandi maestre di vita).

    RispondiElimina
  4. Diaderus el-pis!
    Issa est istetia sa prus manna majista de fida po immi!!!
    Saludi.

    RispondiElimina
  5. Semplicemente fantastica la "Nuraxia phylosopy".

    by Matteo Erdas

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina