LIBERA DI GRAZIELLA PINNA ARCONTE

Dedicata a tutte le persone libere

LIBERA

BRUNA SOFFICE POLVERE

TRA I GUADI DELLE PICCOLE DITA

SCORREVA LENTA COME FIUME IN LETTO.

SCANDIVA, MA TU NON LO SAPEVI,

COME CLESSIDRA, IL SOLEGGIATO TEMPO.

ERO TERRA

QUANDO TU CONTAVI I FILI D’ERBA

SENZA DIMENTICARNE UNO.

NATA MADRE, TI ACCOGLIEVANO FESTOSI

QUANDO SU ESSI TI SDRAIAVI FELICE

CHIAMANDOLI PER NOME.

ASFODELO, ACETOSELLA, GINESTRA, ELICRISO

BLANDIVANO ESILI BRACCIA SU TE

E CULLAVANO LA TUA PELLE D’AMBRA E OLIVA

IMPEDENDO ALLE SPINE DI FERIRLA.

E QUANDO LE PIANTE DEI TUOI PIEDI

DECISERO DI PORTARTI LONTANA DAI TUOI CONSUETI PASSI

FUI FUOCO

CHE BRUCIAVA, SENZA TREGUA, LE TUE CARNI

LAMBENDO LE VESTI IMPAZIENTI DI LIBRARSI TRA MILLENARIE FIAMME.

DIVENNI ALLORA VENTO E TI STRAPPAI ALLA TERRA NATIA,

ANTICA.

TU, LEGGERA COME FOGLIA, NON OSASTI FIATARE,

LIBRANDOTI NELL’ARIA COME FIDUCIOSO POLLINE

FECONDO, IN ATTESA DI PIOGGIA.

SONO LUCE ORA!

E MI NUTRO SOLENNE, GRATA, COMMOSSA

DI TE CHE MI OSPITI.

MI BACIO TUTTE LE MATTINE

QUANDO RUGIADA BACIA I FILI D’ERBA

CHE PER TE HA TRASFORMATO IN ROSE DI SABBIA.

TI VEDO.

VIENI INCONTRO A ME

INCEDENDO, FIERA, TRA ALI FESTANTI DI MALATI DI TUTTO.

GRIDI AL VENTO CANTI ALLA MADRE

MAMA DAE SU CORU FETZAMI TORRARE …

IL VENTO, ORA, CON TE, TORNA.

PORTANDO TRA LUNGHI CAPELLI LA TUA MELODIA ...

LIBERA.

Graziella Pinna Arconte