PRIMI PASSI VERSO LA FORMAZIONE
OLISTICO - METADIMENSIONALE DELL'UOMO.
De innoi, de sa Sardinnia logu 'e ispantu, si spràghit una boghi manna... po is Hominis testimongius de beridadi.
(Copyright © 2012 by Graziella
Pinna Arconte, all right reserved.)
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LA MIA AMATISSIMA NONNA MARIA LOI (seduta)
MIA VERA MAESTRA
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Tale metodologia pensata per garantire il vero successo formativo del bambino in
campo scolastico e l’educazione permanente del cittadino è basata sul paradigma
principale:
L’ARMONIA E LA
FELICITA’ SONO IL PRIMO DOVERE DELL’UOMO.
Ovvero ogni uomo deve
lavorare su se stesso prima di tutto, e quindi applicare un modus operandi
nella propria vita, anche professionale, atto al conseguimento della propria e
altrui felicità.
Ogni opera intrapresa nella vita è
supportata da un triplice costrutto:
- ETICO
- FILOSOFICO
- EDUCATIVO/DIDATTICO
L’aspetto etico:
E' il modo di porsi della
persona relativamente al proprio operato. In ogni momento della propria
esistenza la persona tiene un contegno coerente e ispirato al BENE. Soprattutto
nella propria professione l’approccio è positivo, propositivo, costruttivo;
prevalgono il senso del dovere e la responsabilità, la serietà professionale,
la creatività operativa e la lungimiranza verso l’obiettivo finale. La persona
è testimone attivo, protagonista, leader creativo.
Il bene e la crescita
della persona, del contesto in cui opera e del datore di lavoro
coincidono.
L’aspetto filosofico:
La formazione
della persona e il concept professionale è di tipo OLISTICO. Ovvero la persona
e ogni sua azione sono ispirate dalla consapevolezza che ciascuno è inserito in
un contesto cosmico dal quale non si deve mai prescindere. Pensare in grande
rende grande la persona pensante: sa che ogni atto della vita non è disgiunto
dal resto. La filosofia ancestrale dei Padri aveva ben presente questo
principio fondante: il vero Uomo deve essere governato e deve operare per il
perseguimento dell’ARMONIA, MAAT, in tutti i campi in cui egli opera.
- La persona concepisce una cultura ecologica e
biologica inscritta in un contesto storico corretto e veritiero, dunque è
testimone di VERITÀ (la propria storia e i propri valori identitari);
- La persona fonda la propria vita sull'onestà intellettuale;
- L’alimentazione è rigorosamente fondata sulla massima
genuinità del cibo: preferibilmente la
filiera corta, dal produttore al consumatore; un modo di cucinare che mantenga
le proprietà organolettiche del cibo; l’educazione alimentare per la conoscenza
delle proprietà salubri degli alimenti (olio d’oliva, cibi biologici (carne,
pesce, verdure, a impatto zero). FITOALIMURGIA:
NUOVA SCIENZA CHE INSEGNA A CUCINARE LE ERBE COMMESTIBILI PRESENTI NEL
TERRITORIO.
Il
vecchio paradigma MENS SANA IN CORPORE
SANO è più che mai
attuale.
- L’ETICA
PROFESSIONALE SI ISPIRA, PERTANTO, ALLA FILOSOFIA OLISTICA CHE
CONCEPISCE L’ACTION INSCRITTA IN CONTESTO GLOBALE, MAI IN COMPARTIMENTI STAGNI .
- In ogni sua azione il professionista, il docente, il bravo
manager cura l’aspetto globale e tende all'Armonia del risultato finale,
finalizzato al benessere di tutti.
L’aspetto educativo –
didattico:
L’azione mirata, la strategia operativa posta in essere, il
risultato finale quando il goal viene pienamente conseguito, sortiscono sempre
un esito educativo, dunque didattico: sia per l’attore, sia per il fruitore.
Tale modus di tipo olistico è delineabile entro i confini del problem solving strategico,
laddove il problem solver, il buon manager, basa il suo operato sul fermo
paradigma che:
SE C’E’ UN PROBLEMA
C’E ANCHE LA SUA SOLUZIONE
Chi tende per sua formazione all'attuazione di Maat,
l’Armonia, sa cosa fare quando si trova davanti a un problema anche
apparentemente insolubile poiché procede in maniera assolutamente lineare (conoscendo il principio
binario causa-effetto), ma nel contempo circolare
(sapendo che sempre possono interferire, nella vita, eventi di natura
sincronistica e niente affatto causali).
Secondo la scuola di Nardone il buon problem solver deve
possedere:
ottime capacità di analisi e definizione
del problema;
di previsione, dunque esclusione, dei
modi fallimentari per risolvere la situazione;
di immaginazione e visione dello
scenario ideale entro il quale garantire il successo dell’impresa;
di spostare l’attenzione verso
l’azione finale;
trovare un modo pratico e strumenti
idonei per l’applicazione della strategia;
trovare soluzioni creative del
problema all'interno del percorso logico.
Per dirla con Nardone,
dal suo libro “Problem solvin strategico da tasca”: “ … Organizzazioni assolutamente differenti tra loro per scopo e struttura
hanno usato il problem solving strategico: da aziende profit oriented come Coca
Cola, Barilla … a organizzazione no profit come le Forze Armate, la Lega delle
Cooperative … a organizzazioni dedicate alla formazione come il Ministero della
Pubblica Istruzione … a importanti società di consulenza come Kaizen Institute
Group...”.
Il buon leader, oltre
a possedere proprie e consolidate competenze tecniche, deve essere capace di
garantire l’azione autonoma dei propri sottoposti affinché questi possano, a
loro volta, esprimere al meglio la propria competenza e agire in modo creativo.
L’eccellenza della gestione sta nell'abilità del controllo della performance,
nella correzione degli errori, nel saper indirizzare e nell'incentivazione dei
successi.
l'’applicazione delle Regole
dell’Armonia, danno al buon leader il valore aggiunto del carisma personale: i
suoi sottoposti e/o collaboratori lo ammirano e lo stimano, riconoscendo in lui
il ruolo direttivo in assenza di conflitti relazionali ed emotivi dannosi.
Il leader olistico coinvolge sempre i
suoi collaboratori nel progetto: li rende partecipi della propria visione e
dello scenario entro il quale intende muoversi per migliorare e/o cambiare la
situazione problematica;
E’ capace di trasformare la circospezione
in stima, ma sa selezionare i suoi collaboratori privilegiando coloro che si
distinguono in capacità di soluzioni congrue, organiche e creative;
Sa ottimizzare il tempo conoscendone
le implicazioni di flessibilità e preziosità;
Il leader e i suoi collaboratori
ciascuno nel proprio settore, per l’aspetto didattico di cui ho parlato, sono
tutti problem solver e riescono a rendere “oasi felice e florida” il proprio
luogo di lavoro;
Un buon leader, pur possedendo un
grande spirito di adattamento, non è incline al condizionamento acritico: egli
è padrone delle circostanze e le crea, rendendo migliore la struttura presso la
quale opera.
La buona capacità di comunicazione,
sia quella verbale che quella non verbale, rendono la performance olistica
perfetta nel momento della CONDIVISIONE.
Pertanto chi esercita un qualsiasi ruolo formativo deve avere sempre ben chiaro
il concetto che per favorire il cambiamento deve possedere il dono della
chiarezza rappresentativa delle idee, della persuasione logica e della
comunicazione nitida della sua visione. In contesto olistico – filosofico il
paradigma appropriato, per quello che sempre Nardone definisce “competenza del dialogo strategico” e
“rendere magiche le parole”, non è più “CONOSCERE PER CAMBIARE”, ma è
“CAMBIARE PER CONOSCERE”.
Si possono avere le idee migliori del mondo, ma se non si
possiede il dono di persuadere qualcuno ad attuarla, ogni creazione resterà
opera fine a se stessa e non sortirà altro successo che quello della
gratificazione unilaterale.
L’aspetto formativo dell’azione olistica sta, al contrario, nel
rendere visibile e condivisibile l’opera, per il progresso e il benessere di
tutti.
In campo educativo,
così come in campo economico, tutto si veste di novità funzionali e formali che
sanno di grande Umanità e parlano d’Amore: per il bello, per il buono, per il
gusto della vita.
E’ l’unica via
plausibile oggi: la salvezza dell’Uomo sta nel saper ritrovare
la via dell’Uomo.
Da qui il mio paradigma secondo cui
L’INFINITAMENTE ANTICO E L’ASSOLUTAMENTE MODERNO SI
EQUIVALGONO.
Stile, gusto, ecologia, scelta del bio-logico, carisma, coraggio,
onestà, spirito di sacrificio, perseveranza, creatività, lucidità
interpretativa, equilibrio e armonia …
… Echi di Antichi
Padri e Madri che ci mostrano la via su come ritrovare i perduti passi dell’Umanità in ogni
istante del nostro quotidiano esistere.
Graziella Pinna
Arconte
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