0ttobre, il 20, dell'anno 2013
Ammaliata da irresistibile richiamo
vengo a te
da millenni
figlia diletta
immergo arrendevoli
tra
abbracci di stelle di luce
membra amorevoli
e in te cammino
ove beatitudine
cuce
armonia
tu,
nella stessa via,
sempiterna Madre/Padre
me attendi
e tepido afflato
soffi
sulla mia schiena libera
e lambisci le mie mani
con le tue
molte
ad accarezzar capelli
occhi
pelle
e penetrar porta dell'anima
Silenzio.
Oro, Argento, Cielo, Sabbia Bianca.
Profumi
d'elicriso
e rosmarino
e timo.
Cerchi di voli di falco
in alto disegnano
a contrastar scie
d'una lontana/vicina
guerra.
Solitudine immensa.
Un pesce d'argento
carezza la mia caviglia e mi guarda.
Parla.
Spazio infinito
contiene
voci che
dicono
insegnano
a ritrovare la strada maestra.
"Arentzias tuas nos sèus
de tesu lompèus..."
Tutto si compie
tra
luminose
delicate
morbide
intonate
onde.
Padre Ra
dirige
orchestra
di rara melodia.
"A-Ra-Soli"
esclama ancora
la gente mia.
C'ha visto altri,
innumerevoli,
dei
sull'alto colle
assisi
a reclamar
sarda
supremazia.
Sotto
ogni
granello di sabbia
verità risiede
e nella sacra roccia
potente eco
trattiene.
In rete sempiterna
mi muovo
e
ASCOLTO
e
ODO
e
rendo grazie e omaggio
con rito
solenne.
Quello consueto
e
di cui piace
coraggio.
L'aere si compone
di fili
di perle di luce
e, nobile, induce
al sorriso mansueto.
E' qui che io,
grata,
ancora,
oggi,
mi immergo
nel soleggiato giorno.
Abbraccio totale
felicità perfetta.
E' qui strada maestra.
Ogni giorno aspetta.
Graziella Pinna Arconte
E' vero: è quanto di più vicino alla "felicità perfetta", avvolgente, che si possa conoscere in un luogo geografico. Ma devi avere quello che io chiamo "il neurone del Sinis", altrimenti non la vedi e non la senti. Il falco è il meraviglioso coronamento di questa cornice e di questi silenzi. Che bella che è Sana Giovanni, ma bella in tutti i sensi.
RispondiEliminaEja Aba ... e che tu abbia quel neurone l'ho capito quando, parlando di San Giovanni ti si è illuminato lo sguardo. Debbo dirti, tuttavia, che San Giovanni vanta estimatori storici che tornano da tutto il mondo per il gusto di assaporare quelle luci, quei silenzi, quel mare, quella storia ... insomma l'aura che connota questo particolare luogo in cui l'universo si specchia. Che sia un luogo sacro è, ormai, chiaro, anche se non noto nei giusti modi. Che sia un luogo nuragico di grande relaxing è, credo, spiegabile/dimostrato pensando al fatto che la nostra cultura ancestrale si avvaleva delle pratiche del sonno terapeutico e dell'incubazione, per guarire da ogni male. Io conosco i siti, A San Giovanni, ora violati dalle case sopra costruite, dove il riposo assume connotati assolutamente taumaturgici. Aura, tuttavia, che connota l'intero sito. Infine dico che immergersi in quelle acque trasparenti e profumate oltre ogni possibile racconto, il 20 ottobre, non ha prezzo.
EliminaTralascio, per opportunità di igiene mentale ogni possibile e lunghissima polemica, che si innescherebbe al sol parlar degli uomini dell'oggi e della loro ignavia e negligenza. Questo vuole essere uno spazio di puro amore. Oggi.
RispondiEliminaBellissima ode! Grazie. Commentarla sarebbe quello che ci facevano fare una volta gli antichi insegnanti. Un assurdo. Sarebbe un po' di 'versione in prosa'. Ma le poesie vanno lette, lette e rilette, sentite e risentite. Perché quando lo sono, tu lo sai, sono musica.
RispondiEliminaParole di grande verità! Grazie Gigi!!!
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