venerdì 2 agosto 2013

I PRIMI UOMINI SAPIENS? SARDI, OF COURSE!


I PRIMI UOMINI SAPIENS? SARDI, OF COURSE!

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Sono soddisfazioni!!!

Quando almeno 25 anni fa sostenevo che i figli di questa terra di Sardegna portano i geni dei millenni e che, per questo, sono latori di una grande verità storica in essi scritta. Quando dicevo che tale caratteristica è un grande privilegio evolutivo, giacché solo anime molto antiche recano le competenze per la promozione umana e per un reale processo di consapevolizzazione evolutiva verso forme sempre più illuminate ... pochi erano pronti a sottoscrivere tale visione. In questi anni il processo di risveglio di molti esseri umani sulla via della ricerca è cresciuto. E la scienza comincia a dare le risposte che attendevo e che ho sempre procrastinato. E' bello procedere nei giorni da un lo sapevo, all'altro. E' esattamente quello che di meraviglioso mi sta succedendo. Molte scoperte scientifiche stanno conclamando teorie che solo dieci anni fa parevano fantasie. Ma se noi siamo i sapiens originari sarei legittimata a pensare che probabilmente tutti i popoli venuti dal nulla, venivano, in realtà dalla Sardegna. Dice Melkart Re in un interessante post in Viaggio nelle Antichità della Sardegna: "Nel 3.500 a.C. i Sumeri appaiono - come dal nulla- sulla scena; stessa sorte sembra toccare gli Egizi nel 3.300 a.C. con la loro civiltà dinastica. Essi non hanno nulla a che fare con gli egiziani arcaici, negroidi, che occupavano già quelle terre e che dai nuovi venuti furono scacciati; Nel 2.500 a.C il fenomeno ancora si ripete con i Minoici e nella valle dell'Indo con gli Harappa. Infine intorno al 1000 a.C è la volta degli Etruschi. Di tutti questi popoli, gli studiosi sono completamente all'oscuro dei legami precedenti con altre civiltà. E' come se fossero apparsi dal nulla". A me sembra un'ottima risposta più che una domanda. A BUON INTENDITOR.


Una ricerca sul DNA dei sardi svela l'età dell'Homo Sapiens


DNA



02.08.2013


L'Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica del Consiglio Nazionale delle Ricerche IRGB-CNR, il CRS4 e l'Università di Sassari hanno collaborato ad un'importante ricerca in ambito genetico finanziata dalla Regione Sardegna che, attraverso l'analisi del genoma dei sardi, è riuscita a confermare che l'origine dell'Homo Sapiens moderno risale a circa 200 mila anni fa e ha inoltre rivelato che nella popolazione isolana si concentra la maggioranza delle varianti del cromosoma Y presenti nel continente Europeo.


Pubblicata sull'ultimo numero di Science con il titolo "Low-Pass DNA Sequencing of 1.200 Sardinians Reconstructs European Y-Chromosome Phylogeny", la ricerca ha applicato su un campione di 1.200 sardi, la casistica più numerosa mai raggiunta finora, tecniche molto avanzate di sequenziamento dell'intero genoma da cui sono stati "estratti" e analizzati i dati del cromosoma Y.



"Grazie ai dati disponibili sui campioni sardi siamo andati indietro nel tempo [...] fino ai progenitori africani di tutti gli uomini della nostra specie vissuti circa 180.000-200.000 anni fa, un'epoca più antica di oltre 50.000 anni rispetto a quanto indicato dalla maggior parte degli studi precedenti", afferma Paolo Francalacci, docente di Genetica presso il dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell'Università di Sassari e primo autore dello studio.



"Il nostro studio conferma che i sardi hanno nel loro DNA una serie di caratteristiche peculiari, ma rivela anche che posseggono la maggior parte della variabilità presente sul DNA del cromosoma Y degli altri popoli europei. Si tratta cioè della singola popolazione che sembra racchiudere meglio le caratteristiche genetiche di tutti gli europei", spiega Francesco Cucca, direttore dell'Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica (IRGB) del Consiglio Nazionale delle Ricerche e coordinatore insieme a Paolo Francalacci dello studio. "Tale caratteristica rende questa popolazione una risorsa preziosa, sia per studi evoluzionistici (come quello pubblicato su Science) sia per studiare i fattori genetici di rischio per malattie frequenti nell’isola e nel resto d'Europa". Il successivo sviluppo della ricerca sarà diretto all'analisi delle cause di patologie molto diffuse in Sardegna come il diabete e alcune malattie autoimmuni e complesse che oggi risultano incurabili.



Il Centro di sequenziamento e supercalcolo del CRS4 è stato coinvolto in questo studio nella fase di sequenziamento del DNA in laboratorio e nell'analisi finale dei dati, mettendo a disposizione le competenze informatiche e la notevole potenza di calcolo (120 Teraflops). In questo modo è stato possibile catalogare 6.700 nuove varianti genetiche per il cromosoma Y.



Alla ricerca hanno contribuito numerosi ricercatori: in prima fila Paolo Francalacci e Francesco Cucca, gli autori del lavoro. Gli altri membri del gruppo sono: Laura Morelli dell'Università di Sassari, Carlo Sidore e Serena Sanna dell'IRGB-CNR, Riccardo Berutti del CRS4 e Andrea Angius dell'IRGB-CNR/CRS4. Lo studio ha coinvolto anche altri ricercatori appartenenti a diverse realtà scientiche come Porto Conte Ricerche, le università di Pisa e di Bilbao, l'Università del Michigan e il National Institute on Aging di Baltimora.



Il lavoro pubblicato oggi su Science è dedicato a Laura Morelli, uno degli autori, scomparsa di recente dopo una breve malattia.


Link

 
ECCO L'ARTICOLO DI OGGI, 2 AGOSTO 2013, SULL'UNIONE SARDA



Le origini dell’uomo Europeo (e non solo) scritte nel DNA dei Sardi


Venerdì, 2 agosto 2013 - 09:22:00

E' stata pubblicata nell’ultimo numero di 'Science' un’analisi dettagliata del DNA del cromosoma Y di 1.200 sardi che fa luce sulla storia evoluzionistica della popolazione isolana e, più in generale, contribuisce a ricostruire le vicende del primo popolamento in Europa, fornendo anche una stima sull'epoca di origine dell'Homo sapiens moderno. La ricerca, che per la prima volta ha applicato su una casistica così numerosa le più avanzate tecniche di sequenziamento dell’intero genoma da cui sono stati 'estratti' e analizzati i dati del cromosoma Y, ha visto primariamente coinvolti tre gruppi sardi: l’Istituto di ricerca genetica e biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (Irgb-Cnr) di Monserrato (Cagliari), il Centro di sequenziamento e supercalcolo del Crs4 e l'Università degli Studi di Sassari.

Il DNA varia da individuo a individuo in seguito ad ‘errori’ durante la sua replicazione, noti come 'mutazioni', che quando riguardano le cellule deputate alla riproduzione sessuata si accumulano di generazione in generazione. Il confronto tra i punti in cui le sequenze di DNA differiscono  tra individui o popolazioni in aree del mondo diverse (varianti genetiche), fornisce informazioni preziose su somiglianze, differenze, origine e relazioni passate, anche preistoriche. Il cromosoma Y è particolarmente adatto per tali analisi, poiché viene trasmesso solo dai padri ai figli maschi ed è presente solo nei maschi in copia singola senza i rimescolamenti tra i contributi paterni e materni tipici degli altri cromosomi.  La frequenza delle mutazioni su questo cromosoma fornisce un ‘orologio molecolare’ ideale per ricostruire avvenimenti del passato, anche remoto.
homo sapiens 500

 “Abbiamo identificato nei cromosomi Y sardi che abbiamo analizzato, le varianti genetiche che permettono di risalire agli antichi progenitori che vivevano nell’isola e di collegare le varie linee ancestrali di questo cromosoma ad eventi di espansione demografica avvenuti nel passato”, spiega Paolo Francalacci, docente di Genetica presso il dipartimento di Scienze della natura e del territorio dell’Università di Sassari e primo autore dello studio.  “In particolare, abbiamo ricostruito una serie di 'stratificazioni' genetiche a partire dall’espansione demografica di un gruppo di individui avvenuta circa 8000 anni fa (che rappresentano il nucleo fondante di questa popolazione) fino ad arrivare ad apporti successivi nel Neolitico e in misura molto minore in epoca Romana e Vandalica. Tra l’altro, grazie ai dati disponibili sui campioni sardi siamo andati indietro nel tempo anche prima del loro arrivo in Sardegna fino ai progenitori africani di tutti gli uomini della nostra specie vissuti circa 180.000-200.000 anni fa, un’epoca più antica di oltre 50.000 anni rispetto a quanto indicato dalla maggior parte degli studi precedenti”.

 “Il nostro studio conferma che i sardi hanno nel loro DNA una serie di caratteristiche peculiari, ma rivela anche che posseggono la maggior parte della variabilità presente sul DNA del cromosoma Y degli altri popoli europei. Si tratta cioè della singola popolazione che sembra racchiudere meglio le caratteristiche genetiche di tutti gli europei”, prosegue Francesco Cucca, direttore dell’Irgb-Cnr e professore di Genetica medica del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Sassari. “Tale caratteristica rende questa popolazione una risorsa preziosa, sia per studi evoluzionistici (come quello pubblicato su 'Science') sia per studiare i fattori genetici di rischio per malattie frequenti nell’isola e nel resto d’Europa”.

Alla ricerca hanno contribuito tra gli altri, Laura Morelli dell’Università di Sassari (prematuramente scomparsa), Carlo Sidore e Serena Sanna dell’Irgb-Cnr, Riccardo Berutti del Crs4, Andrea Angius dell’Irgb-Cnr/Crs4 insieme a ricercatori di altri gruppi nazionali ed europei (rispettivamente Università di Pisa e di Bilbao) ed americani (University of Michigan e National Institute on Aging di Baltimora).

DA AFFARI ITALIANI DEL 2 AGOSTO 2013

3 commenti:

  1. Ah ah ah ...ma come, Adamo non era Fenicio Punico?! Ahi ahi ahi ...sovrintendenza punico-fenicia, sembra che la scienza vera non voglia partecipare alla falsificazione della storia della Sardegna. Qualcuno dice persino che i Shardana parteciparono alla Guerra di Troia con gli Achei di Agamennone, perché erano uno dei popoli del mare facenti parte dell'alleanza Achea... ma i Fenici arrivarono a esistere un migliaio di anni dopo...

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  2. E la bottarga non la conoscevano ancora ... i Fenici, perché i Sardi se ne facevano delle grandi scorpacciate con cozze, cocciua pintada, m'recca e dai tempi di Achille, che sicuramente ne avrà tastato anche lui in qualche spuntino con i sardi ...matagà!

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  3. COME HO DETTO: IO SOSTENGO DA MOLTO TEMPO LA TESI DELL'ANTICA GENìA IN SARDEGNA ... TRA LE PRIME SOCIETà EVOLUTE AL MONDO. VEDERE CHE LA SCIENZA ATTESTA TALE TESI E' UNA BELLA SODDISFAZIONE.

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