mercoledì 15 ottobre 2014

ITA 'E NOVAS DAE SARDINNIA!


SULLE ROTTE DELL'ESSERE UMANO - SARDINNIA ...TRISTA MANNA Y MISENìA

AICI FiàUS!



Com'è meraviglioso parlare Umanese! Cogliere idee, fremere nei dinamici preparativi, intraprendere una action condivisa, implementare la cultura della felicità, educare i nostri figlioli, godere dell'Armonia e della Libertà nella natura Madre. Saremmo una Terra paradisiaca, se non fosse intrisa di veleni. E incontrare un essere Umano vero ha, ormai, il sapore del miracolo. Povera Sardegna! Una pletora di loschi, mediocri figuri imperversa, ormai, da tutte le parti. Ignavi, invidiosi, diffamatori, perfidi e ignoranti che connivono con interessi mafiosi, dei quali sono asserviti. Costoro, chiunque si muova in questo senso e a qualsiasi livello, sono colpevoli d'aver tenuto un popolo in smacco rendendolo servile, acritico, ignorante e complice, suo buongrado, di ogni nefandezza. E a guardarli paiono normali, vestiti nei decorosi panni, sotto i quali si celano mostri della peggiore specie. Ne avverto l'olezzo nauseabondo. Vedo la loro aura verde cacca. Il peggio è, a mio parere, che anche molti di coloro che credevo scevri da codesti retaggi, coloro che dovevano essere d'esempio culturale danno, invece, triste spettacolo scannandosi tra loro, non trovando intendimento alcuno ed essendo, alternativamente, chi vittima chi carnefice. Vi è poi qualcuno che eccelle nel campo della diffamazione, specie in questa sede. Vigliacchi subumani che, in forma anonima, recano, con crudele linguaggio, offese inaudite a persone che potrebbero certo essere criticabili, ma mai insultate, derise, mortificate nell'intolleranza. Come credo sia di diritto per tutti. Un gioco al massacro che mi offende, mi lascia allibita e mi ha portato a defilarmi decisamente dall'impegno "sul territorio", poiché perseverare in tal guisa sarebbe stata una colpevole perdita di tempo e di energie. Perché è proprio ciò che a certi livelli ci si aspetta: il famoso dividi et impera, tutti contro tutti. Intanto la nazione, e la Sardegna in particolare, sta facendo la ben triste fine cui tutti assistiamo. Alla fine mi sto convincendo che ci sia un disegno masochista di suicidio di massa. Sennò non si spiega. Col patrimonio che ci è stato concesso: naturalistico, storico, archeologico, alimentare, manifatturiero, culturale, saremmo potuti essere felici come pasque e ricchi come nababbi in panciolle. Invece non riusciamo a nutrire un milione e mezzo di persone e facciamo scappare le nostre menti eccellenti. Stupidi, ingrati che non siamo altri.















1 commento:

  1. da Facebook:
    ndivisioni

    Roby Sirigu Sono assolutamente d'accordo !
    20 h · Non mi piace più · 2

    Franco Fais FINALMENTE appare qualcosa di sublime, espresso con fin troppo garbo ed eleganza. Mi ricorda la frase finale di Giulio Cesare ( erede degli etruschi, civiltà fondata dai sardi ) rivolta al figlio. E' da tempo che il DONKISCIOTTISMO mi invade la mente, e sicuramente è arrivato anche per me il momento di mollare la lancia e scendere da cavallo, prendere a braccetto Sancio e parlare con lui delle bellezze universali, dell'amore, della cultura, dell'arte...e allenarci a vivere per salutare la morte con un sorriso. Per questo dobbiamo ESTRANIARCI il più possibile dalle azioni e persone idiote, altrimenti andremmo via frantumando la dentiera. BRAVA GRAZIELLA.
    20 h · Modificato · Non mi piace più · 2

    Roberto Cennamo Condivido pienamente.
    20 h · Non mi piace più · 1

    Graziella Pinna Arconte Ciao Franco. Siamo gli ultimi dei mohicani.
    19 h · Mi piace · 2

    Grazietta Caredda Graziella, finchè questi pensieri balenavano solo nella mia mente, avevo speranza che il pessimismo fosse solo mio. Leggendo il tuo discorso ho avuto la certezza che la cosa è molto seria. Il giudizio sulla mia terra, quasi romantico, imparato dalle l...Altro...
    13 h · Non mi piace più · 2

    Graziella Pinna Arconte Chi lascia che l'Ingiusto sieda nel posto che compete al Giusto, merita di sprofondare nell'Abisso. Lo ha detto il Saggio migliaia di anni fa. Vale sempre. La vita del singolo, come quella dei popoli, deve essere governata dalla Regola d'Armonia. Quando ciò non è, non è più Civiltà, ma inferno. Seus me in sa uca 'e s' inferru.
    8 h · Modificato · Mi piace · 2

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