METASEMANTICA
Ovvero l'Arte di Saper e Poter Creare
(...a immagine e somiglianza ...)
Che noi ci divertiamo è un fatto!
Che bambini di 9-10 anni sappiano dissertare di METASEMANTICA con cognizione di causa è un altro fatto!
Che riusciamo a far divertire altri, oltre a noi, ci fa tantissimo piacere.
Come dico sempre: la felicità è contagiosa!
Con tale consapevolezza fare scuola così ci piace e ci dà forza!
Con la METASEMANTICA si possono esplorare canali della creatività e intelligenza veramente inconsueti!
E, come si vede, i bambini mostrano uno straordinario indice di gradimento!
La Metasemantica fa leva sulla purezza d'animo e sulla forza creatrice.
L'esercizio metasemantico è di straordinaria portata: consente di dare un senso al nonsenso e viceversa. Con la crescita e superati tali orpelli, configurabili come trappole esistenziali, si è in possesso della straordinaria LIBERTÀ di saper vedere l'accezione più Sacra della Lingua e utilizzarla nella sua essenzialità creatrice: saper assecondare e comprendere ogni pulsione, il ritmo, il respiro, la valenza, la metrica.
Si acquista il dono del saper dosare, del saper armonizzare un testo, e del saper rendere una efficace quanto gradevole sintesi.
La Metasemantica introduce alle vette più alte del Linguaggio: quello che si decide di adottare consapevolmente. Un registro per l'anima che attribuisce a chi lo pratica una connotazione alta e umana. E' L'UMANESE!
Personalmente lo divulgo da millenni senza soluzione di continuità e intendo perseverare su questa meravigliosa strada poiché ne conosco i sicuri risvolti di successo formativo.
La Metasemantica è una strategia brillante, intelligente, vitale e divertente.
I bambini esultano nel riuscire a vedere, essendone consci, la produzione in diretta di scoppiettanti sinapsi, rendendo indimenticabile ogni esperienza formativa.
Una metodologia che funziona e che è necessario saper "iniettare" nei bambini che già, purtroppo, nonostante la tenera età, brancolano nell'ignavia causata dall'assenza di Educatori Veri, pieni di umanità, colti e coerenti. Ed è proprio questo il punto dolente, il centro nevralgico: l'abdicazione della Scuola dal suo ruolo primigenio di fucina della Cultura, che segue il fallimento della famiglia che si sottrae, sempre più spesso, ad essere la fonte dispensatrice dell'Educazione Primaria.
Tutto sta concorrendo energicamente alla soppressione dei veri Valori dell'Essere Umano. Che pur piacciono, rapiscono, affascinano, quando e se saputi mettere in campo.
Ma tant'è ... le parole, certo, non sono efficaci quanto il buon esempio.
Che mi accingo, appunto, a rendervi per intero!
Eccomi in una divertente interpretazione metasemantica con il mio componimento
"LA BARGIGIA" degna compagna de IL LONFO di Fosco Maraini, che ci ha visitato nei giorni scorsi.
La ricetta metadimensionale necessita dei seguenti ingredienti:
- interpretazione video;
- testo;
- appresentazioni grafico-descrittive.
E così, ecco tutto nell'ordine che segue.
LA BARGIGIA
poesia metasemantica scritta e interpretata da
Maestra Graziella Pinna Arconte
https://www.facebook.com/graziella.pinnaarconte/videos/1257224081006928/
Quando a sera tutto s'arrapìgia
e la sghigna subèriga la fràtta ...
Quando il ghìaso ancora s'incipìgna
e spìcioso l'uèlo si rigràtta ...
Loglia, belta, sesafìgna,
s'incimola a noi tutti la Bargìgia!
Oh, ricorda la frollìa del Giarodonte
che strulicàndo aggèrica il frustìo ...
Oh, nostalgica chiesièra sesilònte
che belibèlica sigèri chilostìo ...
Vinvissi tra noi sempre cheramìgia
di sfrella redulànte nella Gnatta ...
Firfrina, sadrirànte, allompicàtta,
che randellùnte ovvisa la Bargìgia
come lìllera la ciatta!
Sullìma, erripètta, s'arrumìgna
e stralugnante brilica la zutta ...
Fasfèlla, ritolante nella migna
sincera, varitente, sciaresùtta ...
Viene da noi delisa sica frigia,
sciattànte, rotolina, la Bargìgia!
IL LONFO
di Fosco Maraini
Il lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco, e gnagio s’archipatta.
È frusco il lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e t’arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi, in segno di sberdazzi
gli affarfaresti un gniffo.
Ma lui zuto
t’alloppa, ti sbernecchia; e tu l’accazzi.
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco, e gnagio s’archipatta.
È frusco il lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e t’arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi, in segno di sberdazzi
gli affarfaresti un gniffo.
Ma lui zuto
t’alloppa, ti sbernecchia; e tu l’accazzi.
BUONA BARGIGIA E BUON LONFO A TUTTIIIIII
Graziella Pinna Arconte
© ® copyright 19/11/2016 Graziella Pinna Arconte
ogni riproduzione o utilizzo è concessa solo se viene citata la fonte.